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“Tutti a tavola!”: guida gratuita allo svezzamento per genitori

Si chiama “Tutti a tavola!” ed è una guida gratuita allo svezzamento molto utile a genitori e famiglie.
E’ stata realizzata da un gruppo di lavoro formato da pediatri e dietiste ed è scaricabile dal sito Internet dell’AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale) Romagna (cliccate QUI per il link diretto).
Nelle circa 30 pagine dell’opuscolo si trovano tanti consigli interessanti e pratici per affrontare al meglio l’importante e delicato momento dello svezzamento.
Ad esempio come e quando programmare con i propri bambini l’introduzione dei diversi alimenti o come comporre il loro piatto e organizzare un adeguato menù settimanale.

Questo lavoro” – come spiega nella presentazione Antonella Brunelli, Direttore U.O. Pediatria e Consultorio Familiare Cesena – “nasce dalla necessità di accompagnare i genitori nel momento dell’introduzione di cibi solidi ai loro bambini, che costituisce una tappa particolare e molto importante dello sviluppo, inteso nel senso più globale del termine. Sedersi a tavola insieme e mangiare gli stessi alimenti rappresenta una fase evolutiva reciproca, nella quale i genitori riconoscono le capacità emergenti del bambino e ne rispettano la piena espressione. Nasce anche dall’esigenza di rivedere in chiave attuale un corretto stile alimentare, che tenga conto della qualità dei cibi, della giusta quantità e alternanza, nonché della sostenibilità ambientale. Il nostro augurio è che questo libretto possa rappresentare un utile strumento per comprendere e imparare qualche <trucco del mestiere> da parte degli adulti di riferimento e che possa ulteriormente diffondersi ed evolvere“.

L’alimentazione, la corretta alimentazione e i <giusti> modi e tempi dell’alimentazione nell’infanzia” – precisa poi Enrico Valletta, Direttore Dipartimento Trasversale Salute Donna, Infanzia e Adolescenza Forlì-Cesena – “sono da sempre occupazione e preoccupazione dei pediatri e terreno di confronto costruttivo e dinamico con le famiglie. Molto (quasi tutto) è cambiato in questo campo negli ultimi trent’anni, rimanendo l’allattamento materno una delle poche, immutabili, pietre angolari sulle quali ancora oggi costruiamo, giorno dopo giorno, il benessere dei bambini. Conclusosi questo periodo (breve o lungo che sia stato) di <certezze> nutrizionali, entriamo nel tempo di quello che una volta chiamavamo svezzamento e che oggi è più comunemente detto alimentazione complementare. È un tempo nel quale l’incertezza delle famiglie (e ora cosa deve mangiare? quanto? come?) veniva circoscritta dal pediatra adottando un atteggiamento tendenzialmente rigido e prescrittivo. Oggi non è più così. La conoscenza e l’osservazione rispettosa delle tappe evolutive del bambino ci consentono di offrire ai genitori indicazioni di comportamento più personalizzate e, allo stesso tempo, più creative e libere. Sempre attenti al contesto familiare e al mondo di cultura e consuetudini nel quale il bambino sta crescendo, questo ci consente di avviare un progetto di educazione alimentare che ci auguriamo possa svilupparsi e continuare a dare buoni frutti negli anni a venire. Condividere le buone pratiche e renderle patrimonio comune di pediatri, educatori e famiglie è compito fondante del livello dipartimentale dal quale questa utile guida prende le mosse. E’ un documento, frutto delle conoscenze e dell’esperienza di molti, che viene messo a disposizione di tutti“.

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