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Allergie di primavera… ecco come gestirle e prevenirle

Ormai siamo nel pieno della primavera e per molti – bambini compresi – questa stagione significa anche starnuti, raffreddore da fieno e allergie legate a piante e fiori.
L’allergia è una reazione «fuori misura» del nostro sistema immunitario agli allergeni, sostanze comunemente presenti nell’ambiente come ad esempio pollini, acari della polvere e alimenti. L’organismo di alcune persone identifica tali sostanze come “nemici” tanto da allertare il sistema immunitario attraverso i sintomi di una reazione allergica che variano a seconda dell’allergene e delle modalità con cui esso viene a contatto con l’organismo.

In primavera il principale allergene è il polline, una sostanza che si trova nell’aria sotto forma di polvere rilasciata dalle piante durante il loro normale ciclo riproduttivo.
Il polline contiene, in particolare, proteine che nei soggetti allergici scatenano una risposta da parte del sistema immunitario a livello delle mucose con cui vengono a contatto per inalazione.
Tra i pollini più insidiosi troviamo: graminacee, parietaria, betulacee e, specie in alcune zone d’Italia, ambrosia.
In questi ultimi anni, però, sono aumentate anche quelle forme di allergia dovute ai cosiddetti “pollini minori” come il cipresso, il nocciolo o l’olivo.

I sintomi classici delle allergie primaverili coinvolgono le mucose del naso, gli occhi e le vie respiratorie.
Sintomi nasali: starnuti ripetuti, prurito, congestione con sensazione di naso chiuso, riduzione dell’olfatto, secrezione di muco acquoso e biancastro e molto meno consistente di quello del raffreddore “comune”, al contrario, più denso e dal colore giallo-verde.
Sintomi oculari: prurito alle congiuntive che appaiono arrossate ed edematose, lacrimazione e fotofobia (fastidio alla luce).
Sintomi respiratori: tosse secca e stizzosa e difficoltà a respirare, eventuali crisi di tipo asmatico.
Altri sintomi, che possono comparire in associazione alla comparsa delle allergie ai pollini, sono stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, disturbi del sonno e più raramente, prurito all’epidermide e dermatite.
Inoltre il raffreddore da fieno si accompagna spesso ad irritabilità e cattivo umore che possono creare situazioni spiacevoli di contrasto, limitando le interazioni sociali. Come sa bene chi ne soffre, l’essere allergici può rendere la vita familiare e sociale più pesante.

Assosalute (Associazione Nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) ha fornito alcuni consigli per affrontare al meglio la primavera e tenere a bada gli starnuti e tutti i sintomi fastidiosi legati all’arrivo delle riniti allergiche.
Vediamoli insieme.
Innanzitutto, limitare l’esposizione a carichi allergenici impattanti è la prima fondamentale precauzione da adottare anche se questo non “libera” dal problema chi soffre di allergie.
Di seguito alcune semplici regole di comportamento per gestirne al meglio la sintomatologia e minimizzarne l’impatto sulla vita quotidiana:

  • In tempo di impollinazione, evitate le attività sportive in prossimità di aree verdi e ricordatevi che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle ore centrali e nelle giornate secche, ventose e calde;
  • Tenete i finestrini dell’auto chiusi in modo da non fare entrare i pollini in macchina;
  • All’aperto indossate occhiali scuri: la luce del sole aumenta il fastidio associato ai sintomi oculari;
  • Non uscite subito dopo un temporale: l’acqua rompe i granuli pollinici in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree e in maggior profondità;
  • Non fumate: il fumo irrita ulteriormente le mucose di naso e occhi;
  • Respirate attraverso il naso che filtra l’aria in entrata o indossate una maschera antipolvere cercando di fare spesso dei lavaggi nasali;
  • Meglio se cambiate l’aria di casa al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione pollinica è più bassa, cercando di tenere chiuse le finestre durante il resto della giornata;
  • Fate la doccia e lavate i capelli quotidianamente: i granuli pollinici spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati;
  • Cambiate le scarpe quando rientrate a casa e riponete quelle utilizzate all’aperto o in un armadio in modo che non trasportino in giro per casa le particelle allergizzanti;
  • Fate attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti;
  • Cercate di lavare spesso il pavimento e di cambiare le federe dei cuscini.

Ricordatevi, infine, che è sempre necessario conservare i farmaci nel modo corretto. Evitate, quindi, forti sbalzi di temperatura, non riponeteli in un posto umido e teneteli sempre lontani dalla portata dei bambini, sia in casa che fuori.