didattica a distanza
Consigli

I consigli degli esperti per sopravvivere alla Didattica a Distanza

Parliamo ancora di Didattica a Distanza e di come affrontarla al meglio, visto che coinvolge tantissimi studenti di tutta Italia.
Con la DAD sono ricominciate anche le lunghe ore davanti al computer dei nostri figli e nipoti con poca possibilità di fare sport e movimento.
Mal di testa, bruciore degli occhi e mal di schiena sono i disturbi più comuni lamentati da molti di loro.
Disagi confermati anche dagli specialisti dell’Ospedalino Koelliker di Torino, centro specializzato nella cura dell’infanzia. Per questo i Fisioterapisti e gli Oculisti di Koelliker hanno voluto fare il punto sui principali rischi connessi alla Didattica a Distanza e hanno diffuso alcuni semplici consigli pratici destinati a bambini e ragazzi ma anche ai genitori e agli insegnanti che li accompagnano nel percorso di studio.
Per prevenire o mitigare l ‘insorgere di disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico e di quello visivo.
Una delle conseguenze più immediate della Didattica a Distanza” – ha spiegato il Dott. Andrea Rubiolo, Fisioterapista e Osteopata – “è una riduzione dell’attività motoria, insieme al mantenimento prolungato di posture errate. Questa tendenza ad una minor mobilità può facilitare l’insorgere di rigidità muscolari, contratture, mal di testa e, talvolta, un senso generale di spossatezza. La struttura ossea che risente maggiormente delle conseguenze di una ridotta mobilità è la colonna vertebrale, che può anche vedere accentuate eventuali situazioni di lordosi, cifosi o atteggiamenti scoliotici”.
La DAD amplifica problematiche visive legate all’utilizzo di fonti luminose lcd (display a cristalli liquidi) soprattutto per coloro che passano mediamente sei o più ore al giorno davanti ai computer, cellulari e tablet” – ha aggiunto la Dott.ssa Paola Perlino, Oculista Pediatrica. “I giovani non sono abituati a trascorrere così tanto tempo davanti allo schermo. A questo va aggiunto che gli occhi di bambini e adolescenti sono ancora in fase di sviluppo. Il primo campanello d’allarme di un problema alle porte è la sindrome dell’occhio secco: davanti a un videoterminale si riduce la frequenza di ammiccamento e l’occhio non viene più bagnato regolarmente con il liquido lacrimale. Ne consegue dislacrimia con occhio rosso, bruciore, prurito, affaticamento e sensazione di corpo estraneo nell’occhio. Inoltre, costringendo l’occhio in fase di sviluppo a guardare troppo a lungo da vicino, si provoca un eccessivo sforzo accomodativo (messa a fuoco): tale sforzo può favorire l’insorgenza o il peggioramento di una miopia già esistente”.

I CONSIGLI DELL’OCULISTA
• Prediligere gli schermi grandi a quelli piccoli.
• Controllare che il pc, lo smartphone o il tablet non siano tenuti a distanza troppo ravvicinata dall’occhio (distanza ideale: circa 30 cm).
• Prediligere l’utilizzo di fonti di luce naturale, eventualmente artificiale ma mai al buio.
• Visto l’impiego di dispositivi per la Didattica a Distanza, limitare l’ulteriore uso di smartphone in altri momenti della giornata, in particolare prima di andare a letto e durante i pasti.
• Valutare ogni sera se gli occhi sono arrossati e chiedere al bambino se ci sono stati sintomi quali prurito, stanchezza, lacrimazione o visione sfocata.
• Quando l’occhio del bambino o del ragazzo è più stanco, impiegare un collirio suggerito dall’oculista.
• Evitare di usare videoterminali indossando le lenti a contatto che tendono a seccare l’occhio.

I CONSIGLI DEL FIOSIOTERAPISTA
• Prima di iniziare la mattinata di lezione ritagliarsi 5 minuti di silenzio e di tranquillità e, seduti sulla propria sedia, effettuare 10 inspirazioni profonde in appoggio comodo allo schienale, con schiena eretta ma non rigida.
• Nei momenti di pausa (circa ogni ora) l’insegnante dovrebbe suggerire di effettuare 5 rotazioni complete della colonna cervicale, sia a destra che a sinistra, con movimento dolce e progressivo.
• Al termine della mattinata di lezione inarcare la schiena indietro in modo dolce ma completo e poi lasciare che essa torni in posizione di riposo. Ripetere almeno 10 volte.
• Al termine della mattinata di lezione, effettuare almeno 5 minuti consecutivi di camminata, anche in casa.
• Sarebbe buona norma bere un bicchiere d’acqua alla fine di ogni ora di lezione.

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