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Occhio ai rischi di Internet per i bambini da 5 anni in su

I bambini italiani sono sempre più connessi e digitali ma, allo stesso tempo, sono molto poco consapevoli dei rischi e dei pericoli che Internet comporta.
A rivelarlo è una recente indagine di Kaspersky, condotta nelle scuole italiane tra i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, dalla quale è emerso che il 55% delle bambine e dei bambini tra i 5 e i 10 anni possiede già un dispositivo personale e il 20% lo utilizza più di 2 ore al giorno, ogni volta che ne ha voglia con la possibilità di connettersi alla rete.
Il sondaggio, realizzato attraverso la piattaforma Educazione Digitale tra maggio e ottobre 2021 e presentato in occasione deI Safer Internet Day, ha evidenziato inoltre che:

  • il 74% dei bambini fra i 5 e i 10 anni utilizza smartphone e tablet anche mentre è in compagnia degli amici preferendoli ad altri giochi;
  • il 36% dei bambini intervistati ha ricevuto messaggi da sconosciuti e proposte di giochi e sfide pericolose online;
  • il 40% dei bambini italiani tra i 5 e i 10 anni fornirebbe informazioni private e sensibili ad “amici” virtuali conosciuti online.

Sono dati che fanno riflettere e richiamano l’attenzione di tutti noi genitori, nonni e zii che abbiamo il compito di vigilare sulle attività dei nostri figli e nipoti.
Non c’è dubbio che i bambini della generazione Alpha (nella quale vengono compresi i nati dal 2012 in poi) siano i veri nativi digitali. Figli dei già tecnologici Millennials, sono nati dopo Facebook, Instagram, YouTube e Twitter e non conoscono un mondo senza Internet e social media. Per loro smartphone e tablet non rappresentano solo un modo alternativo di divertirsi ma sono gli strumenti primari attraverso i quali hanno imparato a giocare, studiare, pensare e relazionarsi e non è un caso che siano sempre più diffusi anche tra bambini così piccoli.
Questo, però, non deve in alcun modo metterli a rischio o creare dei problemi di sicurezza personale e familiare come invece, purtroppo, spesso succede.
Pur essendo particolarmente capaci ed abili nell’uso di smartphone e tablet, infatti, i bambini hanno dimostrato di non conoscere realmente le potenzialità dello strumento comunicativo che utilizzano né tantomeno di possedere quella capacità critica che consentirebbe loro di valutare adeguatamente le conseguenze delle loro azioni e di quelle degli altri.
Quando è stato chiesto ai bambini se sarebbero disposti a condividere informazioni personali come “dove vivi”, “dove vai a scuola” o “che lavoro fanno i tuoi genitori” con amici virtuali mai incontrati prima, il 40% ha affermato che risponderebbe tranquillamente “perché un amico virtuale è pur sempre un amico”. Questo dato sorprende ancora di più se si considera che il 93% di loro ha affermato di aver ricevuto da familiari e insegnanti tutte le informazioni necessarie circa i pericoli che potrebbero incontrare online.
E i rischi che derivano da questo atteggiamento non sono solo ipotetici ma purtroppo trovano diversi riscontri nella realtà.
Kaspersky ha chiesto ai bambini se avessero mai ricevuto messaggi da sconosciuti su Internet o proposte di giochi e sfide pericolose e uno spaventoso 36% ha risposto di si, mentre il 12% ha dichiarato che, anche se non direttamente a loro, era però capitato ad un amico o un’amica. Per fortuna la maggior parte (73%) dei bambini intervistati ha dichiarato che se si trovasse in una situazione di pericolo ne parlerebbe con genitori e insegnanti. Solo il 6% si vergognerebbe troppo per poterne parlare con qualcuno.
Ma qual è l’uso principale che i bambini italiani fanno dei dispositivi tecnologici?
Il 54% di loro ha dichiarato di usare smartphone e tablet principalmente per giocare online e guardare i cartoni animati. Al secondo posto delle attività più diffuse sui dispositivi c’è quella di fare ricerche e scaricare schede per la scuola (34%). Solo il 13% ha ammesso di utilizzarli per guardare e girare video o fare foto da pubblicare sui social.
Non dimentichiamoci che in questi ultimi 2 anni i bambini tra i 5 e i 10 anni sono stati costretti ad interagire molto di più online anche per quanto riguarda il loro percorso formativo con l’adozione della didattica a distanza. È stato chiesto, quindi, ai piccoli come la DAD avesse cambiato il loro rapporto con i dispositivi tecnologici. I bimbi intervistati si sono divisi tra chi, dopo mesi prima e settimane a singhiozzo ora di DAD, non ne può più di computer e tablet (42%) e chi invece li usa molto più di prima per rimanere in contatto con gli amici (33%). Solo per il 25% dei bambini le abitudini d’uso dei dispositivi tech non sono cambiate rispetto a prima.
Che i dispositivi tecnologici siano diventati strumento primario per il gioco e il processo educativo, quindi, è ormai un dato abbastanza evidente. Quello che forse è importante indagare è il ruolo di presenza ingombrante che questi smartphone e tablet abbiano anche nei momenti di incontro con i loro amici “dal vivo”. Quando è stato chiesto ai bambini italiani se in compagnia dei loro amici utilizzassero comunque tablet o smartphone, il 74% di loro ha risposto positivamente. Invece che giocare o chiacchierare con i propri amici, il 43% preferisce guardare video sui dispositivi o farne altri insieme a loro, mentre il 31% preferisce sfidare i propri amici a qualche gioco su Internet o addirittura chattare con altri. Solo il 25% dichiara non utilizzare smartphone e tablet quando è in compagnia.

Il Safer Internet Day per Kaspersky è un’ulteriore occasione di sottolineare l’importanza di educare le nuove generazioni ad un uso consapevole e sicuro della rete” – ha dichiarato Cesare D’Angelo, General Manager Italy di Kaspersky. “I rischi nei quali possono incorrere bambini e adolescenti durante la navigazione online, e in particolare nell’uso quotidiano dei dispositivi tecnologici, sono in continua evoluzione ed è per questo che è importante che gli adulti di riferimento si tengano aggiornati dimostrando un interesse condiviso e buone competenze riguardo alle attività online dei loro figli. Infatti, il modo migliore per gli adulti di proteggere i più piccoli dai rischi della navigazione online è quello di rafforzare la propria competenza digitale, conoscere il mondo del web, essere in grado di individuare e sfruttare le opportunità che offre ma anche saper valutare in modo obiettivo e critico i potenziali pericoli che vi si nascondono”.

Ecco alcuni consigli e suggerimenti che Kaspersky raccomanda ai genitori per garantire che i bambini abbiano un’esperienza online positiva:

  • Partecipare alle attività online dei bambini sin dalla più tenera età, in modo che diventi la norma. In questo modo, i genitori possono avvicinarsi agli interessi e agli hobby dei bambini e consolidare le relazioni tra di loro;
  • Stabilire regole di base precise su quello che i bambini possono e non possono fare online e spiegare perché sono necessarie. Queste regole dovranno poi essere riviste man mano che i bambini diventano più grandi;
  • Navigare e imparare insieme, controllare su quali siti i bambini passano il loro tempo online e capire come tenerli al sicuro;
  • Valutare la possibilità di scaricare delle applicazioni di parental control e discuterne con i figli per spiegare come funzionano e perché ne hanno bisogno per rimanere sicuri online.

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