patate germogli
Consigli

Non mangiate (e non date ai bambini!) le patate germogliate

Attenzione alle patate germogliate! Potrebbero essere tossiche per la nostra salute e, soprattutto, per quella dei nostri figli e nipoti.
Le patate con molti germogli, infatti, sono particolarmente ricche di glicoalcaloidi, un gruppo di sostanze presenti naturalmente in alcune piante e tuberi con lo scopo di proteggerli da insetti e parassiti, funghi e altri microorganismi.
Si tratta però di composti pericolosi per l’essere umano se assunti in grandi quantità.
Prima tra tutti la solanina che, ingerita in dosi elevate, in particolare nei bambini, può provocare nausea, mal di stomaco, vomito, diarrea e a volte febbre, raramente alterazioni respiratorie e cardiache. I sintomi insorgono di solito entro 8-12 ore dall’ingestione.
La solanina è concentrata soprattutto nella buccia, che è quindi sempre meglio togliere prima della cottura. Tuttavia è presente anche negli strati immediatamente sottostanti e nel resto del tubero, di conseguenza ne vengono ingerite modeste quantità anche consumando patate sottoposte a un’abbondante pelatura.
Inoltre è resistente al calore (per degradarla occorre raggiungere una temperatura elevatissima che superi i 240°) e la cottura in acqua bollente non la distrugge. La cottura a 170° (come nel caso della frittura) può ridurne la quantità ma non è in grado di eliminarla completamente.
Inoltre è solubile in acqua e una parte di questa passa quindi nell’acqua di cottura, che non va mai riutilizzata.
Cosa fare dunque se le patate che abbiamo a casa hanno germogliato?
Se i germogli sono pochi e molto corti, si possono rimuovere a fondo con un coltello e le patate possono comunque essere cucinate e consumate ben cotte, preferibilmente dai soli adulti.
Se però sono molti o, comunque, superano la lunghezza di 1 cm il consiglio è di non mangiarle e, in ogni caso, di non darle ai bambini.

Per prevenire il rischio di intossicazione da glicoalcaloidi e consumare in sicurezza le patate, ecco alcuni consigli che arrivano dagli esperti:

  • acquistarle al bisogno, conservandole in un luogo fresco e asciutto;
  • non consumare patate vecchie, secche, verdi o fortemente germogliate e dal sapore amaro;
  • evitare di consumare bucce di patate usate come snack;
  • non somministrare mai ai bambini patate non sbucciate;
  • rimuovere generosamente la buccia, le parti verdi e i cosiddetti “occhi” delle patate in fase di mondatura;
  • sostituire regolarmente l’olio di frittura per i prodotti a base di patate e non riutilizzare mai l’acqua nella quale sono state cotte.

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