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Troppi antibiotici inutili ai bambini. Ecco in quali casi servono davvero…

Lo sapete che in Italia gli antibiotici rappresentano il 44% del totale di tutti i farmaci prescritti in età pediatrica?
Solo lo scorso anno sono stati utilizzati dal 38% dei bambini residenti in Italia.
E questi dati ci collocano ai primi posti in Europa, nonostante un lieve calo dei consumi registrato negli ultimissimi anni.
Il problema è che, troppe volte, vengono somministrati inutilmente.
Si perché le infezioni che di solito provocano malattie nei bambini sono dovute a batteri e virus.
Ma gli antibiotici, che sono i farmaci più usati per curare le infezioni, hanno effetto solo contro i batteri, non sui virus.
Pertanto non sono efficaci nella maggior parte delle malattie più comuni e frequenti dei bambini che sono malattie virali, come ad esempio il raffreddore, l’influenza, la bronchite.
Per invertire questa tendenza la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha deciso di dare il via ad una campagna nazionale di comunicazione sull’uso corretto degli antibiotici rivolta alle famiglie e ai bambini dal titolo “I Consigli di Mio, Mia e Meo”.
Nei bambini” – spiegano dalla FIMP – “circa l’80% delle infezioni è di origine virale, tuttavia le rilevazioni epidemiologiche attestano che l’antibiotico viene impiegato in 8 casi su 10 di infezioni delle prime vie aeree. Questo contribuisce a determinare un aumento esponenziale delle resistenze batteriche con il conseguente rischio di fallimento terapeutico”.
Gli antibiotici, infatti, agiscono uccidendo o bloccando la riproduzione dei batteri. Non hanno azione anti infiammatoria, non abbassano la febbre, non riducono il dolore.
Non bisogna dimenticare poi, come precisano dalla FIMP, che “gli antibiotici, come tutti i farmaci, possono avere effetti collaterali o provocare reazioni allergiche. Per esempio, quando assumiamo un antibiotico per eliminare i batteri che causano una malattia, danneggiamo inevitabilmente anche i batteri <buoni>, quelli che vivono normalmente nel nostro corpo e che ci sono utili. Questo fenomeno contribuisce anche al rischio di favorire la crescita di batteri resistenti, che successivamente con il passare del tempo possono rendere più difficili altre cure necessarie in futuro. Inoltre esistono più tipi di antibiotici, ciascuno ha proprie caratteristiche specifiche ed è più efficace contro certi batteri e meno su altri, perché anche i batteri sono differenti tra loro: di conseguenza l’antibiotico che va bene per una malattia non sempre è adatto anche per curarne altre. Per questo quando deve prescrivere un antibiotico il pediatra che cura il bambino decide qual è il più appropriato solo dopo aver eseguito nel modo più preciso possibile la diagnosi della malattia”.
Gli antibiotici quindi sono farmaci preziosi e molte volte indispensabili per la cura di molte malattie dei bambini. Ma devono essere usati nel modo più utile e giusto per il bambino e solo quando servono, su indicazione del pediatra, riducendo i possibili rischi ed effetti collaterali e ottenendo così i migliori risultati per la cura.
Nella tabella che trovate sotto (e che potete consultare sul sito web dedicato all’informazione dei genitori all’indirizzo http://www.miomiaemeo.it) sono riportate le più frequenti malattie che si presentano nei bambini.
Come vedete alcune di queste sono causate dai batteri e vanno sempre curate con l’antibiotico: il pediatra prescriverà l’antibiotico più adatto al bambino.
Alcune malattie, invece, sono sempre causate dai virus e non devono essere curate con l’antibiotico.
Esistono, poi, delle malattie come la polmonite che vanno sempre trattate con antibiotico anche se il pediatra potrebbe supporre un’origine virale perché difficilmente distinguibile da una forma batterica e maggiormente a rischio di peggioramento o di complicazione in una forma batterica.
Vi sono, infine, delle altre malattie per le quali non è sempre possibile ben definire se siano causate da virus e batteri: in questo caso sarà la valutazione complessiva del bambino con la sua storia e i sintomi che manifesta ad orientare il pediatra verso la prescrizione dell’antibiotico o meno. È certo infatti che non tutte le sinusiti, le otiti e le bronchiti debbano essere curate sempre e subito con l’antibiotico.

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