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Le risposte della nutrizionista alle vostre domande (1° parte)

Nei giorni scorsi siete state in tante a mandarmi delle domande per la nutrizionista ed eccomi con la prima parte delle sue risposte!
Come leggerete sono temi che interessano sicuramente molti di noi genitori, nonni e zii con figli o nipoti under 14.
Nei prossimi giorni pubblicherò la seconda parte delle domande e risposte.
Ringrazio ovviamente la biologa nutrizionista Floriana Martiradonna (sotto trovate qualche ulteriore info su di lei) per il prezioso supporto e le utilissime indicazioni che ci ha fornito.
Ecco sotto le prime 4 domande con le sue relative risposte.

Ho un bimbo di 4 mesi e mezzo che prende il mio latte e fra qualche giorno la pediatra mi introdurrà nella fase dello svezzamento. Quali cibi vanno introdotti per primi? E quante volte al giorno?  
Quella che stai iniziando con tuo figlio è una bellissima fase, di scoperte e conquiste. Per prima cosa ascoltalo ovvero impara cosa gli piace e cosa no. Seppure così piccino manifesterà dei gusti, assecondali e non forzarlo nel mangiare. Oggi i pareri maggiori, che seguono le ultime ricerche, sono per l’introduzione di tutte le pappe, senza distinguere quelle che hanno il glutine o meno, quindi crema di riso, mais e tapioca ma anche semolino, avena, multicereali. Non c’è un ordine di introduzione, il mio consiglio è di variare anche per incuriosire il bambino. Prepara il brodo vegetale da aggiungere alle pappe sempre con verdure fresche e di stagione. Dopo una settimana circa potrai aggiungere carne liofilizzata. Aggiungi sempre un cucchiaino di olio extravergine di oliva ed uno di parmigiano reggiano stagionato almeno 30 mesi. Alla pappa di cereali fai seguire mezzo frutto grattuggiato (di solito vanno pazzi per la frutta per il suo sapore naturalmente dolce) sempre fresco e di stagione. All’inizio, per il primo mese, è sufficiente una pappa al giorno, intorno a mezzogiorno. Per il resto continua assolutamente a dargli il tuo latte, il bambino a quest’età è ancora un lattante.

Il mio bimbo compirà 20 mesi tra pochi giorni e la pediatra mi ha detto di non dargli ancora molluschi, crostacei e miele. Quando posso iniziare a darglieli? 
Concordo con la tua pediatra. I molluschi e i crostacei sono alimenti ricchi di istamina che possono scatenare reazioni allergiche, quindi sarebbe meglio assumerli quando si è più grandicelli e in dosi moderate. Per quanto riguarda il miele sicuramente entro l’anno di età è assolutamente vietato in quanto può essere a rischio botulino, per questo magari aspetta ancora un altro po’.

Ho una bambina di 3 anni e un bimbo di 8 anni. Quali sono i cibi che sarebbe meglio evitare?
Quando si parla di bambini, a qualsiasi età, non ci sono propriamente dei cibi da evitare ovvero escludere completamente. Ricordiamoci che parliamo  di bambini ed è giusto che provino un po’ tutto, con le dovute eccezioni e precauzioni. Cosa evitare sicuramente? i molluschi crudi, che si consumano in alcune parti d’Italia, soprattutto al Sud, assolutamente no; i cibi molto ricchi di grassi e zuccheri quindi merendine, succhi di frutta, dolci industriali; inoltre non bisogna esagerare con i cibi integrali, sono ricchi di fibre e in un bambino in crescita possono limitare l’assorbimento di vitamine e minerali.

Quali sono i cibi da prediligere per una bambina di 3 e una di 6 anni? Soprattutto i piatti da proporre a cena visto che pranzano all’asilo e a scuola.
Dipende molto da quello che assumono fuori casa! Facciamoci consegnare il menù che consumano all’asilo e a scuola in modo da poter variare rispetto a questo e non proporre le stesse cose. Detto questo non ci cono propriamente cibi da prediligere, più che altro cerchiamo di variare molto e proporre tutti i giorni (o quasi) alimenti (soprattutto verdura e frutta) freschi e di stagione. Due quindi le parole “chiave”: varietà e stagionalità!

Per commenti, domande ed approfondimenti vi aspetto sulla pagina Facebook e sui profili Instagram e Twitter di DA 0 A 14.

La Dottoressa Floriana Martiradonna è laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Bari e specializzata in nutrizione con Master universitario di 2° livello in “Nutrizione e Dietetica” presso l’Università Politecnica delle Marche.
É socia AIDAP (associazione italiana disturbi dell’alimentazione e del peso) e SISDCA (società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare).